Parco Faunistico del Monte Amiata : Il Sentiero Natura
Il Sentiero Natura del Parco Faunistico dell'Amiata si lascia alle spalle i pascoli frequentati da cervi, daini e mufloni per immergersi nei boschi di faggio, cerro e leccio della valle del torrente Onanzio. Si tratta di una splendida piena immersione in uno dei boschi più belli e integri della zona, scandito dalle vasche e dalle cascatelle del torrente. I ponticelli in legno rendono il percorso più vario, i saliscendi lo rendono abbastanza faticoso. In alcuni momenti dell'anno questo itinerario può essere chiuso: prima di percorrerlo è necessario informarsi alla biglietteria del Parco.
Da Roccalbegna (522 metri) si seguono le indicazioni dell'itinerario Da Roccalbegna alla Riserva Naturale del Pescinello fino al posteggio (940 metri) all'ingresso del Parco Faunistico del Monte Amiata. Oltrepassata la biglietteria si segue per poche decine di metri una strada sterrata poi (cartello) si piega a destra sul Sentiero dei Mufloni e dei Daini Pomellati che raggiunge un poggiolo e poi inizia a scendere verso la valle del Fosso Onanzio. Dove il sentiero piega a sinistra si lascia l'itinerario 701 e si continua a scendere per il Sentiero Natura che raggiunge una recinzione con cancello (da richiudere!!) e continua a scendere in un ripido bosco. Superata la Fonte del Faggio si scende a un tavolo da pic nic, si torna a destra e si traversa il torrente su un ponticello di legno (850 metri). Si sale sulla sinistra orografica del corso d'acqua, si traversa a mezza costa, poi si scende nuovamente al torrente che qui è scavalcato da due ponticelli vicini. Si traversa il ponticello di destra (quello di sinistra dà accesso a un itinerario più breve), e si continua nella faggeta in vista delle acque del torrente che qui forma cascatelle e laghetti. Superata la confluenza del Fosso Lamaccione nel Fosso Onanzio si sale ripidamente, si supera un tratto esposto e si torna per l'ultima volta accanto al torrente (870 metri, 1 ora) di fronte a un laghetto e a una cascata. Si riprende quota con un tratto faticoso (c'è anche una scaletta di legno), si continua a saliscendi e si raggiunge un tavolo da pic nic. Qui occorre scendere ancora fino a un ultimo ponticello su un fosso secondario. Il sentiero sale per un'ultima volta, ripassa dalla faggeta al querceto e riporta alla recinzione che si supera con un cancello. Dopo averlo superato si sale per un costone erboso da cui appare la sommità del Monte Labbro. Una breve discesa porta al casale (Podere dei Nobili sulle carte, 967 metri, 0.30 ore) che ospita la direzione del Parco, una sala utilizzata per la didattica ambientale e un bar-ristorante. Il ritomo per l'ultima parte dell'itinerario precedente richiede 0.30 ore. Altrettanto occorre per salire all'altana dei lupi e proseguire sul Sentiero dei Camosci e dei Caprioli.
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